Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Poggioreale hanno denunciato P. C., 30enne di Pomigliano d’Arco, pregiudicato e P.V., di 36 anni, anch’egli di Pomigliano d’Arco, entrambi responsabili del reato di tentata truffa aggravata, perché perpetrata in danno di persona anziana.
Verso le ore 13.00 di ieri, giovedì 25 gennaio, gli agenti del Commissariato Poggioreale, prima di iniziare il proprio turno di servizio, erano in via Stadera ed hanno notato, all’altezza della tabaccheria, un vettura Skoda in transito che veniva sorpassata e costretta a fermarsi da una Polo bianca ,con due persone a bordo che si rivolgevano al conducente della Skoda , un uomo di 71 anni , con fare minaccioso, e dopo aver confabulato con lui si allontanavano.
Intuendo che fosse in atto il tentativo della cosiddetta “truffa dello specchietto”, i poliziotti si avvicinavano al conducente della Skoda, che raccontava loro di aver ricevuto, dai due uomini, la richiesta di 148 euro a titolo di risarcimento per aver rotto lo specchietto della Polo, circostanza che lui negava assolutamente, ma, intimorito dal fare minaccioso dei due personaggi, aveva preso tempo dicendo che non aveva con se tanti soldi ma che li avrebbe chiesti al figlio che lavorava li vicino, ed aveva concordato con i truffatori di andare insieme al deposito dove lavorava il figlio per prelevare il danaro.
I poliziotti sono furtivamente entrati in auto con l’uomo, che con la sua autovettura ha seguito la Polo, che improvvisamente, ha arrestato la corsa ed ha tentato di tornare indietro, verosimilmente perché si erano accorti che l’anziano non era più solo in auto. Nonostante l’inversione rapida del senso di marcia, i poliziotti sono riusciti a fermarli ed a portarli in Ufficio per la completa identificazione. Grazie all’attento spirito di osservazione dei poliziotti, sostenuto da grande professionalità, è stato possibile evitare che una persona anziana cadesse vittima di truffatori senza scrupoli. L’autorità giudiziaria, opportunamente notiziata, confermava per i due fermati la denuncia in stato di libertà.
Alfonso Maria Liguori