In carcere gli storici boss della criminalità di Castellammare di Stabia, le nuove leve stanno cercando di farsi spazio a suon di estorsioni, rapine e traffici di droga. Gli inquirenti tengono sotto stretta osservazione i rioni dove da sempresi annida la mala stabiese e dove da mesi provengono segnali inquietanti.
Se escludiamo la roccaforte simbolo del clan D’Alessandro, il quartiere collinare di Scanzano, le altre zone sono prese d’assalto da giovani e giovanissimi criminali pronti ad imporsi. Al Savorito, chiamato anche Aranciata Faito per la fabbrica di bevande che si trovava qui, i ragazzi più giovani sono entrati a far parte della “catena di montaggio” che fa sì che una delle più grandi piazze di spaccio a cielo aperto continui a funzionare senza sosta.
Altre piazze di spaccio più o meno grandi si trovano al rione Cicecore, al San Marco, al Petraro, al centro antico e all’Acqua della Madonna. Anche in queste zone i giovani che si passano la droga di mano in mano hanno mire espansionistiche che non fanno dormire sonni tranquilli. Particolarmente calda la situazione all’Acqua della Madonna dove ci sarebbero addirittura più gruppi criminali violenti e determinati.