Nella mattina odierna, all’esito di una lunga e complessa attività investigativa condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nola e del Nucleo Investigativo Antincendi dei Vigili del Fuoco di Napoli , coordinati dalla Procura della Repubblica , è stata data esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal Gip presso il Tribunale di Nola nei confronti di Aniello Iervolino, Antonio Pagano, Angelo Pagano e Massimo Pagano , il primo rappresentante legale gli altri 3 dipendenti della società “GIAM Srl”.
Le indagini sono partite grazie alla presenza di sistemi di videosorveglianza e all’apporto tecnico dei Vigili del Fuoco che hanno fornito i primi spunti investigativi. Aniello Iervolino è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione mentre per i 3 fratelli Pagano è scattato l’obbligo di dimora nel comune di San Giuseppe Vesuviano.
Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo del reato di incendio doloso, avendo dato alle fiamme il capannone da loro locato all’interno del CIS di Nola, arrecando con tale condotta danni significativi ai capannoni adiacenti e mettendo in pericolo l’incolumità altrui. In pratica la società “GIAM Srl” , alla quale appartengono gli indagati, aveva avanzato richiesta di risarcimento alla compagnia assicuratrice per i danni subiti nel rogo solo all’apparenza innescato da cause accidentali : un aspetto che lascia intravedere il fine ultimo dell’azione delittuosa.
Il notevole e tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Napoli è riuscito ad evitare danni ancora più consistenti sotto il profilo sia ambientale che economico.
Alfonso Maria Liguori