Spararono contro un netturbino a Boscoreale: fu tentato omicidio, ma non tentata estorsione. Il 13 giugno 2012 Giuseppe Di Casola, dipendente della ditta Ambientereale, era a bordo del camion della nettezza urbana quando scampò miracolosamente a due colpi di pistola.
In due si avvicinarono al mezzo e mirarono la portiera, ma non centrarono l’obiettivo. Proprio in quel momento passava di lì una pattuglia della Guardia di Finanza, che intercettò e identificò i due autori. Aniello Gallo e Vincenzo Lettieri, entrambi 36enni, sono stati condannati con rito abbreviato dal gup di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, a 6 anni e 8 mesi ciascuno.
Mentre Gallo guidava l’auto, Lettieri sparò due proiettili contro il camion, colpendo lo sportello. Secondo i magistrati, alla base del tentativo di omicidio c’era la fine del matrimonio tra Di Casola e Pasqua Teodosio, 35enne di Boscoreale, parente del boss Alfonso Annunziata, detto Fonz ‘a calabrese, a capo dei narcos del clan Aquino-Annunziata. E soprattutto, un appartamento di proprietà dei due ex coniugi.
L’agguato, infatti, avrebbe dovuto servire a convincere il netturbino a lasciare la sua quota alla ex moglie. L’accusa di estorsione per la donna e per l’altro indagato, Giuseppe Aquino, 38enne ex calciatore professionista con un passato in serie C, è decaduta.