Si spera di poter innalzare anche il numero delle denunce contro il pizzo e le usure. Ma saranno anche altre le attività come per esempio corsi di legalità per le scuole con l’aiuto di associazioni e l’organizzazione di varie iniziative culturali. Il Circolo prenderà forma all’interno dei locali di Aniello De Rosa, in corso Garibaldi (a due passi dalla Cassa Armonica), ex commercialista dei D’Alessandro, arrestato agli inizi degli anni Duemila.
Chi vorrà denunciare le pressioni della camorra, però, potrà farlo in luoghi appartati senza preoccupazioni di nessun tipo. Inoltre, i commercianti, anche dopo la denuncia alle forze dell’ordine, saranno seguiti dai membri del Circolo. A gestirlo sarà l’associazione Sos Impresa in collaborazione con il Comune di Castellammare di Stabia e il Presidio stabiese di Libera. Hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina il sindaco Antonio Pannullo, il commissario antiracket della Regione Campania, Franco Malvano, il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Domenico Cuttaia. Presenti anche diverse associazioni locali oltre che tutti gli esponenti delle forze dell’ordine.
La soddisfazione di Pannullo
“Finalmente oggi la città si riappropria di un bene confiscato. Il Circolo sarà dedicato alla memoria di Michele Cavaliere, imprenditore caseario ucciso dalla camorra per non essersi piegato. Per troppo tempo la storia di Cavaliere è stata ignorata ma ora non lo sarà più. Andremo nelle scuole a parlare con i giovani, che vedo presenti anche qui, questa mattina. Aiuteremo i commercianti vittime del racket e della camorra per costruire insieme una città diversa dove regni l’onestà” ha spiegato il sindaco Pannullo.