“ Torniamo a crede nelle potenzialità del nostro territorio senza arrenderci al fatalismo rinunciatario già costato nel tempo a Napoli un prezzo altissimo” : questo il commento di Elena di Serio, una giovane imprenditrice partenopea impegnata nel sociale che lancia un messaggio di speranza ai tanti ragazzi che guardano con sfiducia al domani, avviliti dalle tante inefficienze che penalizzano la capitale del Mediterraneo .
“ Nella mia esperienza imprenditoriale- ha precisato di Serio – nel settore degli allestimenti per eventi ho avuto spesso l’occasione di confrontarmi con operatori del settore commerciale a Napoli e nell’hinterland. A vario titolo quasi tutti sono apparsi particolarmente spenti nella voglia di promuovere iniziative che rilancino l’economia e l’immagine del territorio : sono così emersi i soliti problemi legati alla sicurezza, all’insufficiente controllo da parte delle istituzioni competenti e soprattutto alla mancanza di adeguate strutture ricettive dove impiantare le proprie attività, con particolare riferimento a certe zone di Napoli.
Tutto giusto, a patto però che si sia dato il 100% e ci si sia battuti legalmente per l’affermazione meritocratica del proprio lavoro. Un’impresa, se debitamente gestita anche on line , può creare occupazione, allontanare ragazzi napoletani dalla strada offrendo loro la possibilità di vivere dignitosamente del proprio lavoro. In tal senso la politica può molto : alleggerendo gli oneri fiscali e favorendo i processi rinnovativi che sono alla base dell’evoluzione economica e sociale di una comunità”. Chi conosce Elena di Serio sa che si tratta di una persona per bene , amante del lavoro e della sua Napoli, determinata ad apportare un umile ma insostituibile contributo alla causa in una parentesi storica particolarmente difficile quale quella attraversata dalla città.
“ L’ondata di violenza –ha concluso di Serio – che ultimamente si è abbattuta su Napoli vede protagonisti in negativo ragazzi sempre più piccoli, adolescenti sbandati che finiscono facili prede del malaffare. A noi adulti l’onere di costruire una società migliore, dove parole come meritocrazia, legalità e giustizia non siano chimere : chi ama Napoli non l’abbandona ma cerca con ogni mezzo di far prevalere il buon senso sull’anarchia comportamentale figlia della sub cultura camorristica. Invito le istituzioni tutte ad essere vicine ai giovani imprenditori che devono poter offrire sempre maggiori opportunità di lavoro alle nuove leve partenopee, con particolare riferimento alle fasce a rischio della società”. Della serie : Elena di Serio , l’imprenditrice napoletana pronta a scommettere sulla sua città per i giovani con l’ausilio di Istituzioni e mondo politico.
Alfonso Maria Liguori