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Mancata bonifica di Bagnoli: 6 condanne per disastro e truffa

bagnoli napoliSi è concluso con sei condanne, a pene varianti dai 4 ai 2 anni di reclusione, il processo per la mancata bonifica dell’area di Bagnoli e dell’area dell’ex Italsider. La sentenza è stata emessa dalla sesta sezione del Tribunale di Napoli che ha disposto anche la revoca del sequestro dell’area. I principali reati contestati sono di disastro ambientale e truffa.




Il Tribunale di Napoli ha condannato a 4 anni Gianfranco Caligiuri, ex direttore tecnico di Bagnolifutura, a 3 anni Sabatino Santangelo, ex presidente di Bagnolifutura ed ex vice sindaco di Napoli, ed Alfonso Di Nardo, dirigente Arpac, a 2 anni Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell’Ambiente, Mario Hubler, ex direttore generale della società Bagnolifutura e Giuseppe Pulli, del dipartimento Ambiente del Comune di Napoli. Non contenti invece i cittadini dell’associazione “Bagnoli libera”, che hanno esposto un lenzuolo con la scritta: “Chi ha inquinato non pagherà”.

“ Non siamo soddisfatti, pene troppo lievi rispetto al disastro di Bagnoli”, ribadiscono i cittadini che chiedono “giustizia e verità”. Ad assistere alla lettura della sentenza anche gli aderenti al movimento “Bagnoli libera” che hanno organizzato un sit-in davanti al Tribunale. L’inchiesta è partita undici anni fa e nel 2013 la Procura ottenne anche il sequestro dell’intera area. Una brutta vicenda che ha evidenziato i danni incalcolabili sull’ambiente e sulle persone compiuti da politiche industriali scellerate che hanno inquinato l’ambiente oltre ogni immaginazione. Una sentenza che farà a lungo discutere mentre le polemiche già impazzano tra chi ha più o meno direttamente subito le conseguenze di un simile disastro .

Alfonso Maria Liguori



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