Espulso da scuola il 17enne che ha ferito la professoressa: è polemica in Campania

La sanzione disciplinare decisa dal Consiglio è la più dura tra quelle previste dal regolamento degli studenti e delle studentesse

scuole chiuse strianoIl Consiglio d’istituto del Bachelet-Majorana ha deciso per l’espulsione di Rosario, lo studente 17enne attualmente detenuto nella struttura per minori di Arpaia che la scorsa settimana ha colpito con un coltello al volto la sua professoressa di italiano, la docente Franca Di Blasio, costretta poi a un intervento con oltre 30 punti di sutura per ricucire la guancia sinistra. La sanzione disciplinare decisa dal Consiglio è la più dura tra quelle previste dal regolamento degli studenti e delle studentesse: “Allontanamento dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale”.




La sanzione non preclude però al 17enne la possibilità di iscriversi il prossimo anno, sempre previo pronunciamento del Consiglio. La professoressa Di Blasio intanto è stata nuovamente ascoltata dai magistrati che indagano sull’aggressione. Al Pm dei minori Ugo Miraglia, la docente ha raccontato nuovamente la sua versione dei fatti, ormai riscontrata, ripercorrendo dunque gli attimi tragici di giovedì scorso. Il Pm ha visto anche il registro con la nota data dall’insegnante al 17enne che non voleva farsi interrogare, in quanto preoccupato per la nonna malata. Se da una parte l’istituto mostra così il pugno di ferro nei confronti del suo studente, dall’altra la scuola vuole mostrare però il suo volto migliore, quello dei tanti ragazzi e ragazze che hanno preso le distanze dal folle gesto di Rosario, che hanno urlato più volte che gli studenti dell’istituto non sono violenti.

Aveva così commentato l’assurda vicenda il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli : “È gravissimo quanto avvenuto all’Istituto ‘Ettore Majorana’ di Santa Maria a Vico. Inaccettabile il fatto stesso che lo studente sia andato a scuola portando con sé un coltello. Simili episodi di violenza non dovrebbero mai accadere, men che meno in un luogo come la scuola, in cui educhiamo le nostre ragazze e i nostri ragazzi al rispetto e il cui obiettivo è formare cittadine e cittadini consapevoli e responsabili”. ontinuano episodi di ordinaria follia aventi per protagonisti minori e come teatro , sempre più spesso , plessi scolastici.




A vario titolo le istituzioni, la politica , l’indifferenza sociale con la quale per decenni si è governato il Paese si fanno drammaticamente sentire. Scolarizzazione, occupazione, sana aggregazione sociale : si muovano immediatamente gli organi competenti per quanto meno salvare il salvabile prima che si verifichi l’ennesima tragedia annunciata.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.