Castellammare: un’opera teatrale per commemorare Ciro Madonna

Due appuntamenti con la tradizione verace e più preziosa del patrimonio artistico del drammaturgo, a distanza di 27 anni dalla sua scomparsa, grazie alla sensibilità ed all'impegno degli eredi di Italo Celoro, Marcella e Sergio

Un’opera teatrale per commemorare e ricordare un grande talento della città stabiese. Il 16 febbraio e il 2 marzo “O gliuommero”(in dialetto il gomitolo) di Ciro Madonna sarà in scena al teatro Cat di via dei Mugnai. Due appuntamenti con la tradizione verace e più preziosa del patrimonio artistico del drammaturgo, a distanza di 27 anni dalla sua scomparsa, grazie alla sensibilità ed all’impegno degli eredi di Italo Celoro, Marcella e Sergio.




Sul palcoscenico, con i fratelli Celoro, due attori storici, come Agostino di Somma e Luca Izzo, per un atto unico eclettico ed avanguardistico. ‘O gliuommero, un mondo onirico in cui si intrecciano i ricordi di tre personaggi coinvolti in una storia d’amore con risvolti inaspettati.

Si tratta di amori “irrisolti”, raccontati in maniera scarna ed essenziale, con uno stile personalissimo da grande drammaturgo, che rivelano la voglia, l’esigenza di aggrapparsi a quel meraviglioso sentimento, finanche quando esso si presenta sotto le vesti frammentate del ricordo, perfino quando vi si accede attraverso squarci improvvisi ed illuminanti della memoria. Anzi. Quei cocci d’amore, recuperati a sublime dignità della loro stessa, tenace persistenza, ci ricadono addosso ricomposti in un unico, possente miracolo della vita.




La vita, cantata nelle sue mille sfaccettature, amata nel rincorrersi delle stagioni del tempo e dell’uomo, ammirata nelle sue improvvise esplosioni e nei suoi interminabili silenzi, adorata nella sua intrinseca e costante capacità di rigermogliare, ma, anche, indagata nel suo profondissimo mistero. Sono frammenti d’amore, di passione, di odio. “Abbiamo scelto questo scritto, perchè secondo noi-dicono in coro gli interpreti Marcella e Sergio- è l’atto unico che rappresenta meglio

Ciro Madonna, il suo lirismo, il suo teatro. Ci sembrava giusto questo tributo per un uomo che ben 50 anni fa, nel 1968, insieme a nostro padre, Italo, e ad altri affermati attori stabiesi, fondò il Cat (centro attività teatrali), punto di riferimento per l’arte sacra nel territorio della provincia a sud di Napoli. Madonna-hanno concluso i due attori- riconosciuto come uno dei maggiori vivianisti, ha portato alla ribalta dei teatri nazionali il Cat per quasi trent’anni. Noi siamo gli odierni e orgogliosi rappresentanti di questa solida realtà teatrale stabiese, che senza perdere di vista la propria storia lancia lo sguardo verso il futuro”.



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