Castellammare, futuro Fincantieri incerto: operai stabiesi in sciopero

Un centinaio di operai questa mattina ha sfilato per le strade di Castellammare

Hanno deciso di manifestare con un corteo, partendo dall’indotto Fincantieri arrivando fino al Viale Europa. La RSU, in compagnia di tante tute blu, ha attraversato le strade più importanti di Castellammare in maniera pacifica e pretendendo maggiori commesse nel cantiere stabiese. Erano un centinaio gli operai che questa mattina hanno preso parte allo sciopero organizzato dai sindacati per sensibilizzare anche l’opinione pubblica.




Le tute blu avevano manifestato il proprio dissenso anche alcuni giorni fa durante le operazioni di varo del troncone della Carnival Princess. Gli operai presentarono uno striscione con scritto: “Quale futuro” Vogliamo l’equa distribuzione dei carichi di lavoro”. Ed è quello che hanno chiesto anche questa mattina, quando un centinaio di operai hanno paralizzato il centro città. Lo stato di agitazione terminerà probabilmente intorno alle 12.

“Fincantieri ci ha promesso l’equa distribuzione dei carichi di lavoro. Ma, almeno per il momento, così non è stato. Gli altri cantieri italiani hanno enormi garanzie per il futuro e lavoro per altri dieci anni mentre noi dobbiamo accontentarci delle briciole. Questo non è equilibrio. L’azienda sta investendo anche all’estero ma dimentica Castellammare e le tute blu. Siamo stanchi ma sempre pronti a manifestare per far rispettare gli accordi firmati con l’azienda” spiegano alcuni operai.




Il lavoro di De Luca

Alcuni giorni fa, la RSU ha incontrato in una riunione informale il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L’obiettivo era quello di rivalutare l’indotto Fincantieri di Castellammare strappando ulteriori promesse all’azienda. Ma la soluzione proposta dal Presidente non ha soddisfatto gli operai. Quest’ultima prevedeva la realizzazione di due tronconi nel cantiere stabiese al termine dei quali dovevano partire alcuni lavori di ammodernamento. Gli operai, però, stanchi di accontentarsi delle briciole, hanno chiesto l’equa distribuzione dei carichi di lavoro.



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