Criminalità e legittima difesa: parla l’avvocato Bice Salvatore

"Per quanto altro tempo il legislatore può ignorare questi vuoti? Auspico che gli ultimi drammatici avvenimenti di cronaca scuotano il legislatore post 4 marzo"

Criminalità scatenata e principio di legittima difesa : un binomio sul quale si sta discutendo tantissimo negli ultimi tempi. Rapine e furti all’interno di esercizi commerciali o abitazioni , a volte dall’epilogo drammatico , si susseguono con ritmo impressionante scatenando il giusto risentimento di onesti contribuenti esasperati da un’emergenza sicurezza che sembra non rientrare mai.




In merito alla questione della legittima difesa si è così espressa l’avvocato Bice Salvatore : “Un dibattito mai sopito ed una compiuta disciplina ancora inesistente dal 2006 ad oggi. E’ come se, nello sforzo di porre “legittimi recinti alla difesa privata” per arginare abusi, il legislatore avesse perso di vista i diritti garantiti dalla carta costituzionale ( proprietà, impresa, lavoro) apparendo in tal modo lontano ed indolente alle richieste di tutela del cittadino attanagliato da anni di crisi economica e piuttosto reattivo a politiche immigratorie che non comprende appieno.

E quand’anche nel tempo sia stato introdotto nella disciplina il concetto di “situazione di pericolo attuale per la vita”, quando si può concretamente agire, cosa può fare la vittima per difendersi, mi chiedo? Ha ancora un senso discorrere in termini di improfanabilità della proprietà ? Per quanto altro tempo il legislatore può ignorare questi vuoti? Auspico che gli ultimi drammatici avvenimenti di cronaca scuotano il legislatore post 4 marzo affinché dia priorità a quanto rinviato già da troppo tempo ormai”.




Nota e stimata toga campana Salvatore esprime un pensiero che trova d’accordo molti colleghi e rappresentanti delle forze dell’ordine. Una questione delicatissima che rischia seriamente di compromettere il già minato rapporto tra politica e cittadini : vento di cambiamento sul fronte della legittima difesa dopo le urne del 4 marzo? Al futuro governo l’ardua sentenza.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.