Gioielliere indagato a Frattamaggiore: “Un atto dovuto”

Lo ha detto il Procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, parlando delle indagini sulla rapina sfociata in tragedia ieri nella città a nord del capoluogo partenopeo

L’iscrizione nel registro degli indagati del gioielliere che ieri sera, a Frattamaggiore, ha ucciso a colpi di pistola uno dei rapinatori che hanno preso d’assalto il suo negozio, “è un atto dovuto” e “qualsiasi valutazione in ordine all’iscrizione, che si deve fare per continuare accertamenti, verrà presa domani, dopo l’esamina delle valutazioni del sostituto procuratore che è andato sul posto”.




Lo ha detto il Procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, parlando delle indagini sulla rapina sfociata in tragedia ieri nella città a nord del capoluogo partenopeo. “Dal punto di vista tecnico – ha spiegato Greco – se si procede con l’esame autoptico è necessario inviare un avviso al gioielliere perché è giusto che possa avere la possibilità di nominare un suo perito. Per inviare un avviso è però necessaria l’iscrizione nel registro degli indagati”. In merito al reato da ipotizzare, Greco ha detto che “si sta valutando l’esistenza della legittima difesa”.

Chi scrive esprime piena solidarietà al gioielliere : è finito il tempo di nascondersi dietro il dito, di fingere che certe drammatiche vicende non ci possano mai sfiorare. Non ci si rallegra mai per una vita spezzata : ma colpevolizzare un uomo, un onesto commerciante, che ha difeso la propria incolumità, dei dipendenti e i propri beni da criminali senza scrupoli questo proprio no.




Un plauso alle forze dell’ordine che ancora una volta hanno dimostrato, con l’arresto effettuato da un ispettore di Polizia fuori servizio di uno dei rapinatori, professionalità e sangue freddo nell’intervenire in difesa dei cittadini. Al mondo politico il compito di rivedere alcune normative inerenti il principio di legittima difesa : il tutto non per trasformare il Paese in far west ma all’unico scopo di tutelare gli onesti contribuenti che hanno il sacro santo diritto di difendersi da chi vivendo al di fuori della legalità crede di poter colpire indisturbato.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.