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Napoli, camorra: chi è Umberto Accurso? Ecco il leader della Vanella Grassi

Napoli, camorra: chi è Umberto Accurso? Ecco il leader della Vanella Grassi

Ancora forte tra i giovani che orbitano nelle sfere del sistema di Secondigliano il mito criminale di Umberto Accurso. Arrestato a Qualiano nel maggio del 2016 dai militari dell’Arma, dopo un periodo di latitanza, il ras del clan tristemente noto come Vanella Grassi è ritenuto il mandate dell’attentato intimidatorio contro la caserma dei carabinieri di Secondigliano. Accurso era nell’elenco dei latitanti più ricercati in Italia. È stato bloccato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Gli uomini del generale De Vita lo hanno arrestato poco dopo le 14.

Napoli, camorra: chi è Umberto Accurso? Ecco il leader della Vanella Grassi

Giovanissimo Accurso, appena 24enne, sposato e padre di due bambini ma considerato uno dei soggetti più pericolosi tra le organizzazioni criminali operanti a Scampia e Secondigliano. Umberto è il fratello di un altro ex boss, Antonio, da tempo collaboratore di giustizia. Umberto Accurso è stato condannato in primo grado all’ergastolo per il duplice omicidio dei fratelli Matuozzo. Due esecuzioni che risalgono al 29 agosto 2013, compiute a distanza di alcune ore una dall’altra. Si trattò di una questione interna allo stesso sodalizio criminale.

A cadere per primo fu Carlo Matuozzo, un referente della Vanella Grassi per il traffico di droga, che secondo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia fu attirato in una trappola e ammazzato brutalmente. L’uomo fu trucidato a mani nude e il cadavere trafitto poi da alcune coltellate. Poche ore dopo la stessa sorte toccò al fratello Antonio Matuozzo che venne assassinato per evitare che si pentisse per vendetta facendo i nomi dei killer.

Noto tra i giovani affiliati anche per la capacità di scrivere testi di canzoni e poesie

Umberto Accurso sarebbe particolarmente noto tra i giovani affiliati anche per la capacità di scrivere testi di canzoni e poesie: suo infatti un brano intitolato ‘A libertà (interpretato da un artista neomelodico) che sarebbe stato dedicato da Accurso alla famiglia e nel testo sottolineerebbe quanto sia duro per un camorrista restare lontano dai propri cari.

Un capo carismatico, spietato e calcolatore: una figura di alto spessore criminale che Radio Mala avrebbe più volte indicato come papabile per le alte sfere della cosiddetta Cupola di Secondigliano. Sono tanti i giovanissimi che ancora emulano certi loschi figuri equivocando la paura con il rispetto e la vergogna con l’onore. Nuove leve talmente rapite emotivamente da boss del calibro di Umberto Accurso da tatuarsi sul corpo nomi e date di nascita degli stessi o slogan inneggianti i rispettivi clan.

Alfonso Maria Liguori

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