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Napoli, camorra: ancora forte e temuto il clan Contini

Ancora forte e temuto all’interno del sistema che conta il clan Contini di Napoli : stazione centrale , Vicaria, Porta Capuana ,Piazza Carlo III , Piazza Nazionale, via Nuova Poggioreale , questo il feudo di un gruppo camorristico che non conoscerebbe declino. Un sodalizio criminale partenopeo che sembra indissolubile con ramificazioni a Roma e in altre città d’Italia. I Contini si sono sempre distinti negli ambienti della mala che conta per lo spiccato senso imprenditoriale che in più occasioni ha evitato inutili e deleteri ,per le casse dell’organizzazione, spargimenti di sangue.




Epica la fedeltà degli affiliati al super boss Eduardo Contini, alias ‘o Romano. Uniti e spietati i Contini non conterebbero collaboratori di giustizia tra le proprie fila: un dato che avrebbe nel tempo accresciuto enormemente il potere criminale del clan sulle organizzazioni rivali operanti a Napoli e nell’hinterland. I Contini sarebbero particolarmente attivi nel traffico di stupefacenti , nell’usura e nel racket ,così come nel commercio di carburanti e preziosi. Fiumi di denaro sporco ripulito in attività ristorative , rivendite di tabacchi, società di torrefazione, aziende di commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e abbigliamento.

Da non sottovalutare poi gli investimenti immobiliari effettuati ovunque sul territorio nazionale e all’estero , veri e propri imperi di “cemento” intestati a prestanome insospettabili e curati da professionisti di primo grido al soldo di Eduardo Contini. Il clan farebbe inoltre parte della temutissima Alleanza di Secondigliano , formata da Eduardo Contino alias o’ Romano , Patrizio Bosti alias o’Patrizio e Francesco Mallardo alias Ciccio e’ Carlantonio cognati tra loro per aver sposato le sorelle Maria, Rita e Anna Aieta.




Un potere criminale immenso che ha consentito negli anni ai Contini di insinuarsi in ogni strato della società : politici, infedeli servitori dello Stato, imprenditori collusi avrebbero fatto a gara per godere dei favori di un padrino estremamente generoso con gli mostrerebbe amicizia e lontano dalla figura rozza e ignorante che spesso identifica i camorristi. Una gentilezza nei modi che non deve però trarre in inganno : i clan rivali lo sanno bene temendo la capacità reattiva dei Contini che all’occorrenza potrebbero contare su un vero e proprio esercito di affiliati pronti a tutto pur di mostrare sul campo chi realmente comanda nel sistema a Napoli e nell’hinterland.

Alfonso Maria Liguori



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