Il Questore di Napoli , in relazione alla diffusione su alcune testate giornalistiche di un presunto divieto o prescrizione limitative della manifestazione Pompei Pride, che si terrà nella città mariana il prossimo 30 giugno, intende evidenziare che sarà garantito agli organizzatori dell’evento il pieno diritto costituzionale di manifestare e percorrere le strade del Comune di Pompei.
Vi è stata una prima riunione interlocutoria con gli organizzatori e l’amministrazione comunale di Pompei al solo fine di concordare, in piena sintonia, un percorso che possa tenere in equilibrio il legittimo diritto di manifestare e la concomitanza con eventi religiosi che in quel periodo attireranno numerosi pellegrini. Il Questore è certo che si riescano a condividere modalità e tempi della manifestazione, escludendo qualsiasi forma di divieto.
Il commento di Sannino
“Lunedì 5 c’è stato un primo incontro in Questura, – commenta Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli – in quell’occasione ci sono state espresse alcune perplessità. Il “no” ci è stato detto in Commissariato lunedì 12. Durante la riunione alla presenza del sindaco Pietro Amitrano e delle altre autorità territoriali, ci è stato presentato il percorso in periferia. Alla base della scelta, la previsione di 20mila pellegrini nella città mariana, ma conosciamo tutti Pompei: il 30 giugno alle 18 non ci sono tanti visitatori. A maggio sarebbe comprensibile, non a giugno. Addirittura ci hanno proposto di sostare all’altezza della stazione, a poca distanza dal Santuario. A noi, però, non interessa. Vogliamo passare davanti la sede del Comune, simbolo dello Stato, come abbiamo sempre fatto.
Ci aspettiamo che arrivi il patrocinio morale dell’Amministrazione, così da placare anche gli animi e stabilire un percorso condiviso che permetta al corteo di sfilare in centro. Ancora una volta, – conclude Sannino – estendiamo l’invito al dialogo alle autorità ecclesiastiche perché non siamo contro la Chiesa né contro nessun altro. Siamo pro, mai contro”.