Narcotraffico di cocaina e armi: 17 indagati a Napoli

Lo stupefacente veniva destinato ad alimentare le piazze di spaccio partenopee, con particolare riferimento a quelle presenti nei quartieri di Ponticelli e San Giovanni, nonché di altre regioni

Nelle ultime ore , su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, la Squadra Mobile partenopea ha eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari, a carico di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e alla commercializzazione di sostanze stupefacenti e detenzione e porto di armi da guerra. L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha consentito di individuare un’organizzazione internazionale dedita al narcotraffico, ritenuta in rapporti d’affari con i clan di camorra operanti nell’area orientale di Napoli.




Il traffico di droga ha riguardato le diverse tipologie di sostanza stupefacente, con particolare interesse per la cocaina. Stabili sono risultati essere i rapporti con la Colombia, la Spagna e l’Olanda, luoghi in cui venivano stipulati gli accordi per l’acquisto e il trasporto dello stupefacente in Italia. Una volta giunto sul territorio nazionale, lo stupefacente veniva destinato ad alimentare le piazze di spaccio partenopee, con particolare riferimento a quelle presenti nei quartieri di Ponticelli e San Giovanni, nonché di altre regioni, come la Toscana (Massa Carrara) e il Lazio (Latina e Frosinone).

Nel corso delle indagini, numerosi sono stati i viaggi effettuati dai promotori dell’organizzazione verso gli Stati menzionati, nonché le trasferte dei cc.dd. “corrieri” effettuate per rifornire le piazze di spaccio fuori regione. Cospicui sono stati i riscontri oggettivi effettuati nel corso dell’attività investigativa che hanno consentito di cristallizzare una realtà di elevato spessore criminale; nello specifico, nel corso dell’indagine sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, 5 persone, e si è proceduto al sequestro di: 12 pistole di diverso calibro, 2 mitragliette UZI, 1 fucile di precisione, 636 proiettili di calibro diverso, Katana, caricatori, bilancini elettronici di precisione e abbattitore di frequenza, c.d. Jammer, 20 kg di cocaina, 20 kg. di hashish, 5 kg.di marijuana, denaro in contanti pari a circa € 10000 e € 170.000,00 in banconote da € 20,00 false.




Durante le operazioni sono state sequestrate anche 6 pistole di vario calibro, materiale da taglio e circa € 70000,00 in contanti. Questi i nomi dei destinatari dei provvedimenti di custodia : Busiello Valter Alfredo, Criscuolo Giuseppe, De Cesare Ciro, De Matteo Daniele, Grossi Antonio, Incarnato Raffaele, Mariotti Adolfo, Piccolo Antonio, Scarpa Antonietta, Scognamiglio Ciro, Scognamiglio Pasquale alias “Bombò” ( San Giorgio a Cremano 1982) , Sito Giuseppe, Teatro Gaetano, Todisco Nunzio, Trotta Davide Adolfo, Uvale Salvatore e Scognamiglio Pasquale (Napoli 1980).

Alfonso Maria Liguori

 

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.