Negli ultimi tempi sarebbe cresciuto il business degli stupefacenti a Torre Annunziata

Nonostante i numerosi arresti e le condanne pesanti inflitte ai vertici dell’organizzazione a dettare legge criminalmente parlando sul territorio sarebbero ancora gli uomini del super boss mai pentito Valentino Gionta

torre annunziata hashish droga coppia carabinieriNegli ultimi tempi sarebbe cresciuto il business degli stupefacenti a Torre Annunziata : oltre all’hashish droghe pesanti, cocaina, eroina e crack sarebbero facilmente reperibili in punti strategici della città e nella periferia oplontina. Un business enorme per i clan che vivrebbero un periodo di quiete : un silenzio che non convincerebbe nessuno nemmeno gli inquirenti. La quiete prima della tempesta : Radio Mala definirebbe così una parentesi storica che potrebbe cessare di colpo e far ripiombare Torre Annunziata nell’incubo dell’ennesima faida di camorra.




Nonostante i numerosi arresti e le condanne pesanti inflitte ai vertici dell’organizzazione a dettare legge criminalmente parlando sul territorio sarebbero ancora gli uomini del super boss mai pentito Valentino Gionta. Un ras che alimenta il mito mai caduto negli ambienti di mala torresi, prima legato al re del contrabbando Michele Zaza e poi alleato con i Nuvoletta di Marano. Ufficialmente impegnato nel settore ittico della sua città negli anni ’80, esattamente dopo la sconfitta della NCO di Raffaele Cutolo, crea un clan di camorra autonomo e si schiera con i gruppi malavitosi della Nuova Famiglia.

E’ in questo periodo che il business dei Gionta cresce esponenzialmente grazie al traffico d’eroina e al controllo assoluto del mercato ittico. Nel 1984 il clan Gionta subisce un duro colpo nella famosa strage di Sant’Alessandro che decima letteralmente i fedelissimi del ras Valentino. Un massacro ordinato da un’altra figura apicale della camorra, Antonio Bardellino, ed eseguito materialmente dagli uomini del super boss Carmine Alfieri. Valentino Gionta viene arrestato nel 1985, stanato in una tenuta degli storici alleati Nuvoletta a Marano. Gionta è detenuto dal 1985 nel carcere di Novara e dal 2007 sottoposto al 41 bis conseguentemente alla ripresa della faida a Torre Annunziata. Una figura criminale carismatica, con spiccate doti imprenditoriali che ha saputo costruire intorno a se un alone di intoccabilità per anni.




Tanti politici, amministratori, professionisti e imprenditori al soldo del boss di Torre Annunziata. Per anni l’organizzazione criminale creata dal padrino Valentino ha terrorizzato commercianti e imprenditori con strategie violente finalizzate a rimarcare la presenza del clan sul territorio. Alfonso Agnello, alias Chio Chio, Umberto Onda , alias Umbertino : questi i nomi dei principali esponenti del gruppo di fuoco dei Gionta particolarmente temuti dagli storici rivali Gallo –Cavalieri. Onda, attualmente detenuto con fascicolo recitante “fine pena mai”, è stato in passato più volte indicato come possibile reggente del clan. Oggi il fiume di denaro proveniente dal traffico di stupefacenti potrebbe spingere i clan ad uno scontro decisivo per il monopolio degli affari illeciti sul territorio : in campo scenderebbero i Gionta, i Gallo – Cavalieri, il cosiddetto Terzo Sistema e le baby gang negli ultimi tempi particolarmente attive nella zona.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.