Dovrà rispondere dell’accusa di corruzione l’imprenditore Alfredo Romeo

La prima udienza si terrà il prossimo 10 aprile. A processo anche il collaboratore di Alfredo Romeo, Ivan Russo

alfredo romeoDovrà rispondere dell’accusa di corruzione: il Gip del Tribunale di Napoli Luana Romano ha stabilito che l’imprenditore Alfredo Romeo sarà sottoposto a processo. A richiedere il giudizio immediato per Romeo, sono stati i Pm Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Francesco Raffaele. La prima udienza si terrà il prossimo 10 aprile. A processo anche il collaboratore di Alfredo Romeo, Ivan Russo. Romeo al momento è agli arresti domiciliari, questo in relazione alle accuse del procedimento in questione, episodi di presunta corruzione. In origine i magistrati campani si erano concentrati sull’appalto per il servizio di pulizie del Cardarelli.




L’indagine era stata poi estesa ai presunti rapporti tra alcuni dirigenti della Romeo gestione e pubblici ufficiali e si era arrivati alla Consip. Romeo era stato arrestato lo scorso 17 marzo e su ordine del Riesame di Roma era tornato libero il 16 agosto. L’inchiesta si è poi evoluta tre diversi filoni di ipotesi corruttive, relativi ad appalti riconducibili all’ospedale, al Comune e alla Soprintendenza per i beni culturali di. Dagli accertamenti svolti dai magistrati napoletani era emerso un presunto sistema di tangenti in riferimento sia all’appalto nell’ospedale Cardarelli che per altri lavori pubblici a Napoli.

Gli sviluppi più importanti dell’indagine erano arrivati dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali ed altre attività, come sequestri e perquisizioni (a Roma furono trovati in una discarica dei pizzini sui quali secondo l’accusa Romeo avrebbe annotato importo e destinatari delle mazzette) che hanno portato all’apertura del filone sugli appalti della Consip.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.