Castellammare, infiltrazioni camorristiche in Comune: Pannullo ascoltato dai carabinieri

Le ingerenze di due ras della camorra di Castellammare, le denunce durante la presentazione della giunta e le accuse dopo lo scioglimento. Senza dimenticare anche l’inchiesta della Procura sul voto di scambio. Sono questi i temi trattati durante l’incontro che si è tenuto nella caserma dei carabinieri stabiese tra l’ex sindaco Antonio Pannullo e le forze dell’ordine. Le indagini per accertare eventuali infiltrazioni camorristiche in Comune continuano senza sosta, anche in vista delle prossime amministrative di maggio.




Al centro dell’incontro ci sarebbero state le pressioni che due ras di Castellammare avrebbero fatto alla giunta Pannullo. La prima riguardava la costruzione di un parcheggio al Savorito. In questa circostanza, Pannullo avrebbe ricevuto nel suo studio il boss Imparato per poi andare subito a denunciare il tutto. C’è, invece, stretto riservo in merito alle richieste di un noto ras di Castellammare che avrebbe chiesto ad alcuni consiglieri comunali, e assessori, l’assunzione di alcuni uomini di fiducia in una partecipata del Comune. Su questa vicenda, gli inquirenti mantengono lo stretto riserbo.

Gli attacchi con Area Civica

Pannullo, al momento della presentazione della giunta lo scorso ottobre, dopo il rimpasto, lanciò l’allarme: la camorra era interessata alle grandi opere di Castellammare. “Sento il fiato sul collo” denunciò. A seguito di quella giornata, l’ex sindaco di Castellammare si recò in Commissione Antimafia e allo stesso tempo anche dal Prefetto di Napoli per fornire ulteriori spiegazioni. Ma non finisce qui. Dopo la sfiducia di qualche settimana fa, Pannullo ha attaccato pesantemente i consiglieri comunali di Area Civica (che erano presenti nella sua maggioranza) per eventuali accordi con la camorra.




Quest’ultimi, allo stesso tempo, non hanno incassato il colpo ma hanno reagito parlando di minacce e attacchi di alcuni consiglieri Dem. C’è stata molta confusione a riguardo e anche le forze dell’ordine hanno seguito il caso tentando di trarre gli aspetti positivi e reali. Al centro del colloquio con i carabinieri, inoltre, Pannullo ha spiegato anche come il punto 7 all’Ordine del Giorno del consiglio comunale dell’8 febbraio (che non si è svolto per la sfiducia) potesse far gola a molti. Si tratta di alcuni permessi per costruire nella periferia nord di Castellammare. Il mistero resta mentre le forze dell’ordine continuano ad indagare.



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