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Secondigliano, blitz della Squadra mobile: 13 arresti. In manette Salvatore “Terremoto” Di Lauro

polizia notte torre Annunziata

Brillante successo nella lotta al crimine organizzato delle forze dell’ordine. Nella mattinata di ieri tredici persone sono finite in carcere e una ai domiciliari in seguito ad un blitz effettuato a Secondigliano dalla Squadra mobile della Questura di Napoli, dello Sco e del GICO della Guardia di Finanza.

Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare anche il 30enne Salvatore Di Lauro, alias “Terremoto”, figlio del boss Paolo soprannominato “Ciruzzo ‘o milionario”. Nell’inchiesta, secondo indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi, sarebbe coinvolto anche un appuntato scelto della GdF di Napoli, attualmente sospeso dal servizio.

L’operazione avrebbe colpito clan delle zone di Secondigliano e Scampia, ovvero Vanella Grassi e Di Lauro per reati commessi nella faida che contrappose i clan della zona. Un’inchiesta che aveva già portato ad una precedente misura cautelare nei confronti di 27 persone nel giugno scorso, ordinanza poi annullata dal Gip. Le persone arrestate oggi sono indagate, a diverso titolo, per i reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi, favoreggiamento, estorsione, il tutto relativo al periodo che va dal 2012 al 2014. Le indagini hanno approfondito l’azione dei clan durante la “terza faida di Scampia”, periodo in cui, dopo la scissione dai Di Lauro avvenuta nel 2007, la Vanella-Grassi iniziò l’ascesa stringendo alleanze con i Marino – Leonardi e scontrandosi con l’asse degli Abete-Abbinante-Notturno.

Alfonso Maria Liguori

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