Allo sciopero dei lavoratori di Mediaworld nelle città di Pompei, Casoria, Caserta, Salerno e Benevento si sono uniti anche i dipendenti di Carrefour del Centro Commerciale di Marcianise dove 30 dipendenti su 115 rischiano il posto di lavoro.
“E’ assurdo che aziende importanti come queste facciano ancora dei cambiamenti contrattuali” ha dichiarato Rino Strazzullo, segretario generale della Uiltucs Campania che ha continuato “seguiremo con attenzione le due vicende e saremo vicino ai lavoratori che rischiano il loro posto di lavoro, il lavoro è sacro cosi come i diritti dei lavoratori”. Il segretario di Filcams Cgil ha spiegato che “lo sciopero dei lavoratori di Mediaworld è determinato dalle decisioni dei vertici societari di chiudere improvvisamente i negozi, minacciando di conseguenza il trasferimento di un numero ancora imprecisato di lavoratori a centinai di chilometri di distanza, circostanza che potrebbe spingere molti addetti a licenziarsi. Respingiamo inoltre la decisione unilaterale dell’azienda di eliminare dal primo maggio 2018 il bonus presenza e la maggiorazione economica prevista per il lavoro domenicale”.
Nel volantino distribuito dai scioperanti si legge “facciamo chiarezza su cosa stia accadendo in Mediaworld, non ci vogliono dare risposte e non c’e stato confronto con i sindacati”.