Favoreggiamento aggravato nei confronti di Antonio Lo Russo: 2 arresti

P., infatti, durante il periodo della latitanza di Lo Russo, durata da maggio 2010 ad aprile 2014, aveva ricevuto da quest'ultimo 500mila euro

Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli e dalla D.I.A. hanno portato all’applicazione di un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva nei confronti di B. P, detenuto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, e di M.D.N., destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari. P. è ritenuto responsabile di favoreggiamento aggravato nei confronti di Antonio Lo Russo, esponente di vertice dell’omonimo clan ed oggi collaboratore di giustizia.




P., infatti, durante il periodo della latitanza di Lo Russo, durata da maggio 2010 ad aprile 2014, aveva ricevuto da quest’ultimo 500mila euro, consapevole che si trattasse di parte della cassa del clan, per aiutare Lo Russo a limitare i rischi di sequestro. P. e D.N. sono ritenuti anche responsabili di interposizione fittizia di beni, avendo il primo attribuito fittiziamente al secondo la titolarità della società cui è riconducibile l’attività di ristorazione – sala per ricevimenti denominata Villa delle Ninfe con sede a Pozzuoli, per eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.

La gestione del ristorante, anche se formalmente esisteva un contratto di fitto d’azienda con una società apparentemente “terza”, era sempre stata di P., anche durante la detenzione di quest’ultimo, che deve scontare ancora 5 anni e tre mesi.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.