Napoli, prostituzione nel centro massaggi: 2 arrestati

I militari hanno appurato che i due titolari si occupavano di accogliere i clienti e contrattare la prestazione, che veniva a costare tra i 60 ed i 100 euro

Ancora giri di prostituzione “camuffati da” nell’hinterland napoletano. Questa volta a finire nel mirino dei carabinieri un centro massaggi di Licola aperto da 6 mesi. Pare che il sito fosse oltremodo pubblicizzato come luogo in cui essere oggetto di attenzioni particolari da parte delle massaggiatrici. In località Monterusciello, i carabinieri della Stazione di Licola hanno fatto irruzione in un appartamento dove hanno sorpreso la ragazza che gestiva l’attività, una 24enne di Quarto e il suo socio, un coetaneo di Giugliano. Le massaggiatrici, anche loro giovanissime, sono una 21enne e una 27enne di Napoli.




I militari hanno appurato che i due titolari si occupavano di accogliere i clienti e contrattare la prestazione, che veniva a costare tra i 60 ed i 100 euro, pagando poi alle ragazze appena 20 euro. Sequestrati la documentazione contabile dell’attività, l’incasso giornaliero e l’intero appartamento. I due gestori sono stati tratti in arresto per sfruttamento della prostituzione in concorso e tradotti ai domiciliari. Il mercato del sesso a pagamento costituisce ad oggi un business enorme per la camorra che non adotterebbe più atteggiamenti violenti nei confronti delle meretrici ma manageriali. In pratica il sistema previo pagamento di una “tassa” garantirebbe sicurezza, logistica e pubblicità a mezzo siti specializzati e annunci sui giornali. Un fenomeno diffusissimo che vede impegnate studentesse, casalinghe, impiegate nella vita ordinaria pronte a trasformarci in amatrici sfrenate previo compenso.




Secondo alcune indiscrezioni a prostituirsi sarebbero anche ragazze minorenni : ci chiediamo ancora una volta come mai certi genitori non notino il tenore di vita delle proprie figlie adolescenti e inoccupate, perché non affrontino la questione nelle sedi istituzionali competenti lasciando invece incredibilmente correre la cosa. Perché sia chiaro che in alcuni casi si finge palesemente di non sapere. Non può una studentessa all’ultimo anno delle superiori o al primo di università senza lavoro muovere centinaia di euro al giorno con incredibile facilità. Su questo delicatissimo tema occorre sensibilizzare l’opinione pubblica perché si segnalino prontamente alle forze dell’ordine casi di prostituzione che vedano protagoniste ragazze minorenni. Della serie : nessun finto moralismo ma a tutto c’è veramente un limite e leggi precise da rispettare, prima morali e poi legate al codice penale.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.