Tragedia della solitudine a Pignataro Maggiore: madre e figlio trovati morti in casa

I corpi sono stati scoperti nella tarda serata di ieri, quando i vicini, che non vedevano madre e figlio da giorni, hanno allertato i carabinieri

Tragedia della solitudine a Pignataro Maggiore, nel Casertano, dove una madre di 92 anni e il figlio 56enne tossicodipendente sono stati trovati morti nella loro abitazione dopo tre giorni; l’uomo stroncato da un’overdose, l’anziana probabilmente da un infarto o da una caduta fatale avvenuta dopo aver visto il figlio in agonia. I corpi sono stati scoperti nella tarda serata di ieri, quando i vicini, che non vedevano madre e figlio da giorni, hanno allertato i carabinieri.




Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per sfondare la porta di casa che era chiusa dall’interno. Nell’appartamento, ubicato in via Trento, i militari hanno rinvenuto il corpo senza vita del 56enne Saverio Ronzo; vicino tutto l’armamentario del tossicodipendente, dal laccio emostatico alla siringa. La madre era a non troppa distanza riversa sul pavimento terra. Il dramma si è consumato nell’abitazione, nella notte tra sabato e domenica, avrebbe stabilito il medico legale. Una brutta storia , una vicenda di sofferenza sociale, solitudine, abbrutimento sociale culminata nel più tragico dei modi.




La cosiddetta società civile dovrebbe alla luce della forse ennesima tragedia annunciata interrogarsi sull’assenza di adeguate politiche sociali che raggiungano le fasce più a rischio delle comunità, con particolare riferimento ai nuclei familiari in cui magari anziani genitori si trovano a convivere con figli tossicodipendenti o disadattati dall’indole oltremodo violenta. Supporto istituzionale adeguato e solidarietà concreta nei confronti di chi è così duramente colpito dalla vita. Immaginiamo la disperazione di una mamma 92enne che ha tentato fino all’ultimo di proteggere suo figlio : una donna stroncata probabilmente dal dolore di aver visto una parte di se senza vita , distrutta da un veleno che ha nel tempo mietuto migliaia di vittime. A quella madre il nostro pieno rispetto , la nostra considerazione.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.