Punta dritto alle «Amministrative» di giugno 2018 la formazione politico – culturale «Città Nuova» che ieri sera, nella sala convegni del Bar Gallo, a Piazza Vargas, è scesa in campo e si è confrontata con tecnici e esperti su un tema quanto mai scottante: il Piano urbanistico comunale, alla luce delle aspettative future del territorio. L’incontro – dibattito è stato preceduto da una presentazione che l’architetto Pasquale Bianco ha fatto sullo stato dell’arte attuale, attraverso la proiezione e il commento di tavole e grafici. Ne è venuta fuori una situazione disorganica e di sofferenza tanto per i cittadini quanto per gli insediamenti industriali (si tratta di piccole e medie aziende) che agiscono sul territorio e nei diversi comparti di settore.
Insomma, il rilancio di un territorio che da anni è ingessato dalle beghe politiche e deve giocoforza partire da una diversa e più organica visione organizzativa dell’area. «Ecco» dichiara Giuseppe Balzano di «Città Nuova», che ha presieduto il dibattito «Dalla discussione che ha fatto seguito alla relazione sono emerse criticità, carenze e responsabilità palesi rispetto alle scellerate scelte politiche effettuate. E se a questo si aggiunge che ci sono state grosse carenze procedurali, spesso sostenute da azioni poco sagge allora si può ben capire che Boscoreale sta davvero messo male.
La conclusione amara è che dopo aver sostenuto enormi sforzi economici e impegnato ingenti risorse oggi la nostra cittadina si ritrova senza uno straccio di strumento di pianificazione perché il PUC non risulta adottato». La conseguenze, ovviamente gravi di questa anomalia sono l’assenza di indirizzo, il blocco totale del comparto edilizio, lo stop a iniziative, l’impoverimento del tessuto produttivo e l’impossibilità di poter metter in campo politiche incentivanti il rilancio socio economico e culturale della cittadina.