La scena che i carabinieri di Sant’Antonio Abate e del Nucleo Ispettorato del lavoro di Napoli si sono trovati davanti al momento del loro ingresso nella sede di una ditta tessile di Sant’Antonio Abate è stata quella di 7 giovani donne tra i 25 ed i 35 anni, tutte dei comuni vicini, sedute davanti alle macchine da cucire a realizzare costumi da bagno.
L’amministratrice, una 36enne di Santa Maria la Carità, le aveva assunte a “nero”; solo altri 3 impiegati erano inquadrati regolarmente. La donna è stata denunciata, l’attività sospesa.