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Il ruolo del dottore di ricerca (Phd): se ne discute oggi all’Università di Napoli

Oggi alle 17 ,nell’aula Pessina della Federico II, l’ADI – Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani- presenterà le sue proposte per la valorizzazione del titolo di dottore di ricerca (Phd) all’interno della pubblica amministrazione. Solo il 9% degli assegnisti di ricerca infatti (“posizione” accademica successiva rispetto al dottorato) possono ambire al momento in Italia ad un posto di lavoro a tempo indeterminato all’interno delle università italiane.




Servono politiche volte valorizzare il dottorato nel settore privato e negli enti pubblici. Il tutto per scongiurare il rischio che questo capitale sociale, per cui lo Stato ha investito importanti risorse finanziarie, venga sprecato. Tra i relatori : Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI e rettore della Federico II; Gianluigi Mangia, della Scuola Nazionale dell’Amministrazione; Paolo Ricci, professore ordinario della Federico II; Alessandro Arienzo per la FLC-CGIL; Giuseppe Montalbano, segretario nazionale ADI; Lorenzo Fattori, segretario ADI Napoli. L’incontro è aperto a tutti gli interessati e si preannuncia di estremo interesse data la delicatezza dell’argomento trattato.

Una questione di rispetto della meritocrazia di chi costituisce una risorsa enorme per il Paese e non deve essere messo in condizioni di allontanarsi dalla propria nazione per godere della stabilità lavorativa che ad oggi la stessa sembra non garantirgli. Ancora problematiche comunque legate all’occupazione, alla sistemazione operativa a tempo indeterminato di cittadini italiani ampiamente specializzati, questione spinosa e mai affrontata con la dovuta concretezza dalle istituzioni competenti e della politica che conta.

Alfonso Maria Liguori



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