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Torre Annunziata, controlli anticamorra a tappeto: perquisiti appartamenti

Risposta dello Stato all’arroganza criminale della camorra a Torre Annunziata : 20 mezzi dei carabinieri impegnati in un’operazione di contrasto ai clan che ha vito impegnati oltre 60 militari sul territorio. Perquisiti 15 appartamenti di noti pregiudicati oplontini in un’operazione che testimonia la presenza costante delle forze dell’ordine su territorio. Via Oplonti, quartiere Penniniello, via Zuppetta, via Vittorio Emanuele: questi punti maggiormente setacciati dai carabinieri notoriamente sotto il controllo criminale dei clan Gallo-Cavalieri e Gionta.




In città c’è aria di guerra in casa camorra: gli storici sodalizi criminali facenti capo a Pasquale Gallo, alias “o Bellillo” e Valentino Gionta secondo alcune indiscrezioni provenienti da Radio Mala starebbero tentando accordi sottobanco con il cosiddetto Terzo Sistema e con emergenti baby gang formate nella stragrande maggioranza dei casi da giovani sbandati del centro storico e dell’area portuale. In pratica in pieno territorio del clan Gionta: un particolare questo che potrebbe favorire enormemente i “valentini” in quello che potrebbe essere lo scontro decisivo per il monopolio delle attività illecite in città, con particolare riferimento allo spaccio di stupefacenti e al racket.

All’interno dei Gionta peserebbe l’assenza di ras del calibro di Umberto Onda, alias “Umbertino”, condannato all’ergastolo per 3 dei 6 omicidi commessi tra il 1998 e il 2004 nel corso della sanguinosa guerra di mala contro il sodalizio criminale Limelli-Vangone e più volte in passato indicato come reggente del clan. La ferocia : questo il modus operandi dei “valentini” particolarmente temuti anche da sodalizi criminali operanti su comuni limitrofi. Accordi sottobanco, intese trasversali e possibili tradimenti: in quest’atmosfera macabra si starebbe preparando a Torre Annunziata l’ennesima mattanza di camorra sotto gli occhi impauriti degli onesti cittadini che temono di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.




Altra nota dolente l’inoperatività di alcuni associazioni con sede in beni confiscati alla camorra torrese come quella intitolata a “ Giuseppe Veropalumbo”, il giovane carrozziere ucciso da una pallottola vagante la sera del 31 dicembre 2007 mentre si trovava seduto a tavola a casa sua. Ad oggi la presidentessa e vedova Veropalumbo Carmela Sermino non ha ancora dato il via ad alcun progetto di legalità rivolto alle nuove leve di Torre Annunziata cosiddette a rischio. Francamente dichiarazioni mediatiche , inaugurazioni ed eventi sportivi se non supportati poi da progetti concreti sul territorio lasciano il tempo che trovano. Se ci sono problemi legati alla mancanza di mezzi si muovano le istituzioni competenti: l’immobilismo è veramente un lusso che la società civile oplontina non può permettersi.

Alfonso Maria Liguori



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