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Castellammare, rapina al gioielliere Cimmino: condannato anche il basista

rapina gioielleria castellammareDovrà scontare cinque anni e quattro mesi di reclusione il basista che organizzò la rapina alla gioielleria Cimmino, nel quartiere Annunziatella di Castellammare. Giovanni Brano, 46enne stabiese, aiutò alcuni criminali di Giugliano a portare a termine il colpo che fruttò un bottino di circa 13mila euro. A differenza degli altri complici, il basista ha deciso di pentirsi e di collaborare con la giustizia, ottenendo anche uno sconto di pena.




E’ stato condannato con rito abbreviato, per volontà dello stesso Brano. Quest’ultimo ha ricostruito nei minimi dettagli l’organizzazione del piano e l’aiuto fondamentale dato ai tre rapinatori di Giugliano che sono stati già condannati la scorsa settimana. In totale, i quattro membri della banda, hanno ottenuto 42 anni di carcere (13 per D’Agostini e Ciciriello, 11 per Palma e 5 per Brano).

I fatti

La rapina alla gioielleria Cimmino del rione Annunziatella risale al 23 marzo 2017 quando un gruppo di rapinatori entrò nel locale impugnando un fucile a canne mozze. A causa di un rifiuto dell’imprenditore stabiese nel consegnare il denaro, fu colpito con l’arma alla testa procurandogli una vistosa ferita. In quel momento i tre rapinatori presero le prime cose che trovarono sul tavolo e scapparono in direzione Napoli (essendo tutti di Giugliano).




Grazie all’ottimo lavoro svolto dai carabinieri di Castellamamre di Stabia, le indagini si conclusero dopo qualche mese e con l’arresto di tutti i colpevoli del fatto. Fondamentale in quella circostanza fu l’utilizzo del sistema di videosorveglianza della città delle acque.



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