Intanto le indagini sulla sorte dei tre napoletani scomparsi nei pressi di Tecalitlan, non producono risultati apprezzabili: le autorità locali non sarebbero capaci di rintracciare Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino. La notizia sui media andrebbe affievolendosi, anche le ricerche sembrerebbero a un punto morto. Dall’Italia i media avevano azzardato ipotesi investigative che senza riscontri concreti lasciano ovviamente il tempo che trovano. Si spera adesso nell’azione concreta e incalzante del Sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola per cercare di fare chiarezza su un caso che presenta tanti, troppi punti oscuri e che vedrebbe coinvolti direttamente agenti della polizia messicana.
Non erano mancate polemiche da parte dei familiari dei 3 scomparsi nei confronti delle istituzioni pochi giorni addietro : “Da troppo tempo attendiamo notizie, ci sentiamo abbandonati ma siamo pronti a partire per il Messico per cercare, in prima persona, a costo di qualsiasi rischio, i nostri cari. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, l’unico che ci ha ricevuto , non ha mantenuto la promessa di mandare forze italiane per collaborare con la polizia messicana, di cui non ci si può fidare dato che proprio loro hanno rapito e consegnato i tre italiani alla mafia locale. Siamo stanchi, vergognatevi. Noi partiamo”. Secondo quanto riportato dall’avvocato Luigi Ferrandino , altro legale che segue i congiunti, I familiari dei tre napoletani scomparsi sarebbero stati convocati tre giorni fa negli uffici della Polizia scientifica della Questura di Napoli per il prelievo di campioni organici da utilizzare per eventuali test del DNA.
Alfonso Maria Liguori
