Un’eccellenza non solo accademica, recentemente ci eravamo occupati di una ricerca scientifica condotta da Brancaccio e dalla dottoressa in Archeologia e Beni Culturali Marzia Montella finalizzata al ritrovamento di reperti che testimonino la presenza nel territorio degli Scavi di Ercolano di prodotti interessanti per la dieta mediterranea e la cura delle malattie per la pelle mediante il benessere psicofisico, ma soprattutto civile: in una parentesi storica dove crisi di valori, disfattismo e fatalismo rinunciatario sono all’ordine del giorno testimonianze del genere aiutano le nuove leve ercolanesi a vedere il bicchiere mezzo pieno, a guardare con ottimismo al domani sapendo di poter contare su giovani e motivati professionisti che devono rappresentare la spina dorsale di Ercolano.
Lo stesso vice sindaco Luigi Fiengo più volte si era espresso in favore delle nuove generazioni e dell’attenzione da dedicare a chi erediterà la comunità degli scavi. Tiziana Brancaccio non ha mai cercato visibilità mediatica o clamori della cronaca: chi scrive ha scoperto per caso la giovane promessa ercolanese , da qui il desiderio di promuovere un operato che cassa l’errata convinzione che Ercolano sia ancora sinonimo di inefficienza e malaffare. Il riscatto della cittadina vesuviana dai natali celeberrimi passa per risorse umane come Tiziana Brancaccio a cui gli ercolanesi augurano di poter proseguire con successo il proprio percorso accademico e associativo diventando così un faro per quanti anelano ormai da decenni al salto di qualità di Ercolano.
Alfonso Maria Liguori