Terzigno, trovato il cadavere del marito di Immacolata Villani: si sarebbe ucciso

Il cadavere è stato ritrovato durante le ricerche dei carabinieri nella zona di Terzigno. Era in via Vicinale Mauro Vecchio

Terzigno, trovato il cadavere del marino Immacolata Villani: si sarebbe ucciso. Il cadavere di Pasquale Vitiello, l’uomo che ieri mattina ha ucciso la moglie Imma Villani, dinanzi alla scuola di Terzigno, è stato trovato in via Plinio, a poca distanza dal luogo dove è avvenuto il fatto. L’uomo si era allontanato, in sella ad uno scooter, subito dopo aver ucciso la moglie con un sol colpo di pistola.




Vitiello si è ucciso con la stessa arma con cui ha ammazzato la moglie Imma Villani, dalla quale si stava separando. Il cadavere è stato ritrovato durante le ricerche dei carabinieri nella zona di Terzigno. Era in via Vicinale Mauro Vecchio, in un rudere circondato dalla vegetazione.

Il tempo di salutare la figlia Alessia di 9 anni sull’uscio di scuola, l’Istituto Elementare “Savio” di Terzigno, un bacio che Immacolata Villani non poteva immaginare essere l’ultima testimonianza d’affetto nei confronti della sua piccolina. La ragazzina si reca in classe ignara della tragedia che di li a poco avrebbe cambiato inesorabilmente la sua esistenza.




Sono le 8,15 quando un uomo si avvicina a bordo di uno scooter a Immacolata Villani fermandola all’esterno del plesso scolastico : si tratta del marito , Pasquale Vitiello, che dopo aver rivolto poche parole alla consorte estrae una pistola calibro 22 e le spara in mezzo agli occhi. La donna muore sul colpo. Un’esecuzione in piena regola. Dopo poco i bambini vengono ripresi dai genitori e fatti uscire dal retro dell’Istituto per non assistere al macabro spettacolo della vittima riversa sull’asfalto in un mare di sangue. In classe rimane solo la piccola Alessia: la bambina viene guardata a vista , si teme che il padre possa ritornare e dare ulteriore sfogo alla sua rabbia omicida.

Dopo alcune ore una zia di Alessia va a prendere la bambina rassicurandola con un sorriso. Sa che la mamma è dal dottore per togliere il gesso che le bloccava un braccio. “Perché sei andata via?.Ora devo farmi giustizia da solo” : queste alcune delle la farneticanti frasi trovate in casa dell’omicida che era stato lasciato dalla moglie e viveva solo in un appartamento in via Amati a Terzigno. I carabinieri stanno letteralmente braccando l’assassino che avrebbe le ore contate: dal filmato delle telecamere di sorveglianza presenti in zona si è visto Pasquale Vitiello scappare verso la statale 268. A dare per primo l’allarme ai carabinieri il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri che dopo aver ricevuto una telefonata concitata in merito all’accaduto ha immediatamente allertato l’Arma.




“ Sono ancora sconvolto- ha dichiarato il primo cittadino Ranieri- ho visto il corpo della signora Villani riverso sull’asfalto e mi sono sentito venire meno”. “ Una tragedia che ci ha scosso profondamente.- ha commentato il sindaco di Boscoreale Giuseppe Balzano- Ora dobbiamo pensare alla bambina e ai possibili contraccolpi psicologici per quanto è accaduto. Non so spiegarmi questa tragedia. Conosco la famiglia radicata da anni sul territorio, persone per bene”. Cordoglio per l’accaduto è stato espresso da tutto il mondo politico. Ancora un femminicidio, ancora una piccola vita rovinata per sempre dalla follia omicida di un genitore che non è degno di definirsi tale. Come sempre a posteriori ci si chiede se questa tragedia si sarebbe potuta evitare: ma ragionare con il senno del poi serve a ben poco purtroppo.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.