Torre Annunziata, niente scarcerazione per il “bombarolo” del Terzo Sistema

Tratto in arresto e associato al penitenziario di Poggioreale Ernesto Attanasio ieri ha ricevuto dal giudice del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta del pm, la convalida della custodia cautelare in carcere

Scarcerazione negata al 30enne Ernesto Attanasio, il cosiddetto “bombarolo” di Trecase secondo l’accusa al servizio del Terzo Sistema operante a Torre Annunziata. Dopo la scarcerazione seguita ad un provvedimento di custodia emesso nei confronti di Attanasio accusato di essere il costruttore di una bomba carta ritrovata in una palestra di una scuola media oplontina in via Tagliamonte , i carabinieri nel corso di una perquisizione domiciliare a casa del 30enne avrebbero ritrovato e sequestrato una pistola semiautomatica calibro 9 con 21 cartucce abilmente occultata in una nicchia ricavata dal muro del balcone.




Nello stesso nascondiglio inoltre i militari avrebbero sequestrato 41 cartucce , 10 gr. di cocaina e una barretta di hashish. Tratto in arresto e associato al penitenziario di Poggioreale Ernesto Attanasio ieri ha ricevuto dal giudice del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta del pm, la convalida della custodia cautelare in carcere. Secondo gli 007 dell’Arma Attanasio sarebbe particolarmente abile nel confezionare ordigni: una qualità che l’avrebbe portato a collaborare con esponenti di spicco del Terzo Sistema ( a breve i giudici si pronunceranno sulla natura di “clan” o meno dell’organizzazione).




Per gli inquirenti si tratterebbe di una figura criminale in ascesa, particolarmente preziosa per chi a suon di stese e attentati dinamitardi starebbe tentando negli ultimi tempi di scalare i vertici del sistema a Torre Annunziata, sfidando apertamente gli storici sodalizi criminali del posto Gallo-Cavalieri e Gionta.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.