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Castellammare, rivi ostruiti e villa allagata. Di Martino e Vozza: “Che vergogna!”

Le immagini della villa comunale sommersa dalle acque difficilmente saranno dimenticate. Nella mente di tutti gli stabiesi ci sono i liquami che hanno inondato il lungomare e anche corso Garibaldi. La notizia ha fatto il giro dei media nazionali fornendo un pessimo biglietto da visita all’intera città di Castellammare. Per questo motivo, sia l’ex vicesindaco Andrea Di Martino che il consigliere comunale dimissionario Salvatore Vozza, hanno commentato il tutto con un frase: “Che vergogna”.

Come dargli torto. Quello che doveva essere il fiore all’occhiello della città si è trasformato per un pomeriggio in una fogna. Ancora oggi, a distanza di qualche giorno dall’allagamento di martedì, sono presenti rifiuti e fango sulla passeggiata stabiese. Secondo quanto ricostruito in un secondo momento, uno dei tanti rivi al di sotto della villa comunale, era ostruito dalla sabbia e addirittura dalla carcassa di un motorino. Di conseguenza, tutte le acque che confluivano, non riuscivano a raggiungere il lungomare intasando la villa comunale, le strade limitrofe e facendo saltare i tombini.




A gestire i rivi della zona dovrebbero essere sia la Regione Campania che altri Enti affini. La Gori, a differenza di quanto si pensava in un primo momento, non ha colpe su quanto successo. Ma c’è anche chi punta il dito contro i lavori di riqualificazione del lungomare: impossibile che nessuno si sia accorto dei rivi bloccati.

L’accusa di Vozza: “Ecco perchè non è stato fatto il collaudo”

L’ex sindaco di Castellammare, Salvatore Vozza, non ci sta e attacca: “Ecco perchè non è stato fatto il collaudo. Hanno voluto aprire in fretta e furia la villa comunale senza garantire la sicurezza alle persone. Ed è così che una bomba d’acqua spedisce la città su tutti i media nazionali. E’ assurdo una cosa del genere: sono diversi i quartieri che sono vittime degli allagamenti. Castellammare ha ricevuto uno schiaffo. Io ci ho sempre messo la faccia. Dalla fine della mia amministrazione, nessuno più si è interessato degli scarichi e della tutela del mare stabiese. Questi sono i risultati”.




Di Martino: “Che vergogna!”

“Ho provato vergogna ieri vedendo le immagini ai Tg di una città sommersa dalle feci. Lavoro per farle risalire la china buttato al vento di una tempesta. Ieri la città ha corso un grave pericolo, se ad occludersi e a provocare l’esondazione fosse stato il rivo Cannetiello piuttosto che quel rivoletto secondario, le conseguenze sarebbero state disastrose, come lo furono una ventina di anni fa nel centro antico, come lo sono state in tante città della Penisola. Sulla manutenzione dei rivi e dei versanti montani del nostro territorio, la politica sta scherzando col fuoco. Ci sono responsabili precisi con diverse maglie politiche. Ci sono ritardi da parte di quei carrozzoni pubblici e privati che sono Arkadis e Gori. C’è una sottovalutazione del governo regionale” spiega l’ex vicesindaco.



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