Castellammare, la Procura apre un’inchiesta dopo gli allagamenti in villa comunale

L'obiettivo è quello di identificare i responsabili dello scempio che ha fatto il giro della nazione

Lo aveva chiesto Salvatore Vozza (ex consigliere comunale) a gran voce, in parte anche Andrea Di Martino (ex vicesindaco). La Procura di Torre Annunziata aprirà un’inchiesta in merito agli allagamenti in villa comunale dello scorso martedì. L’obiettivo è quello di identificare i responsabili dello scempio che ha fatto il giro della nazione. Il lungomare stabiese per tutto il pomeriggio è stato sommerso dai liquami a causa di un tappo di sabbia presente in uno dei rivi che sfociano sull’arenile.




Adesso si cercherà di capire se quegli ostacoli presenti siano stati posizionati dai lavoratori durante i lavori di riqualificazione della villa comunale o se si sia formato autonomanente a causa della scarsa manutenzione. Come riporta Metropolis, è molto probabile la prima ipotesi. In quella zona del lungomare inizialmente era prevista una discesa verso la spiaggia (eliminata poi in un secondo momento tanto che sono state fissate anche alcune ringhiere). Di conseguenza appare assurdo che i progettisti avrebbero lasciato aperto un rivo proprio dove dovevano passeggiare gli stabiesi e i turisti.

Al momento, comunque, sono solamente delle ipotesi. La Procura ha acquisito alcuni documenti relativi ai progetti realizzati in villa comunale per determinare eventuali colpevolezze del Comune e della ditta. Ma non è del tutto accantonata la strada che porta alla Consarno e alla Regione Campania. E’ un dato di fatto che i ritardi di questi due Enti nella realizzazione dell’impianto di sollevamento abbia provocato numerosi danni a Castellammare nel corso del tempo.



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