“Ariel vive in una piccola provincia del viterbese – ha precisato la dottoressa Elvira Taurino, Quinto Dan nel Taekwondo con oltre 20 anni di attività agonistica alle spalle che l’hanno portata ad essere campionessa italiana e mondiale di Taekwondo tradizionale- e ,purtroppo , così come nelle grandi città, anche lei a scuola e nel sociale ha già dovuto scontrarsi con violenti ,premeditati, subdoli attacchi di cyberbullismo. Perché secondo la parte malata della società ,se una ragazzina pratica arti marziali è un maschiaccio.
Se si difende da aggressioni verbali e fisiche è una violenta. La stessa parte che preferisce individuare due comportamenti , o sei vittima e subisci o sei carnefice e inveisci. Ma, nel caso della nostra atleta, grazie alla sana pratica marziale e al sano agonismo sportivo , Ariel ha saputo reagire immediatamente ai vili attacchi mediatici di alcune compagne. Oggi, la violenza, la frustrazione e l’invidia non fanno distinzione di sesso, ne di classe sociale.
Nei Team sportivi sani si insegna la condivisione, non la vergogna , si insegna la fratellanza ed il coraggio costruttivo , componenti che hanno trasmesso amore e sostegno ad Ariel , alla sua coraggiosa ed immediata difesa dagli attacchi . Inoltre la sua rapida denuncia ai familiari di quanto accaduto ha consentito di tessere una tela di scambi costruttivi con altri genitori , alcuni validi insegnanti e il direttore scolastico”. Un plauso quindi alla giovanissima Ariel che il 3 giugno prossimo sarà impegnata nella preparazione al prossimo International Tournement W.A.S.C.O. 3 che si svolgerà a San Pietroburgo in Russia.
Alfonso Maria Liguori