Mario Fabbrocino è cugino del padrino Carmine Alfieri e con lui vicinissimo per lungo tempo ad Antonio Gava, ex Ministro delle Poste e dell’Interno, ex Senatore della Repubblica e soprattutto ex colonna portante della Democrazia Cristiana. Un uomo potente Mario Fabbrocino, legato a cartelli principali della droga in Sud America e capace di infiltrarsi nelle istituzioni ai massimi livelli. Le ultime guerre di mala a Napoli e in provincia tra baby gang e vecchie famiglie potrebbero invogliare vecchi ras del calibro di Fabbrocino a ricostituire la piramide della Nuova Famiglia monopolizzando così il controllo degli affari illeciti su buona parte non solo dell’hinterland napoletano ma dell’intera Regione. Non solo : con le giuste alleanze napoletane il clan Fabbrocino potrebbe tentare il colpaccio detronizzando sistemi camorristici attivi da anni nelle comunità vesuviane.
Una mossa che se ben giocata potrebbe fare di Mario Fabbrocino il deus ex machina del sistema all’ombra del vulcano più famoso d’Europa. Insieme a Pasquale Galasso e Carmine Alfieri ( entrambi da anni collaboratori di giustizia ) Fabbrocino costituiva la cupola di un potere criminale dalle ramificazioni inimmaginabili. Ebbene oggi quella regale posizione all’interno della mala vesuviana potrebbe essere reclamata da un capo carismatico che ha saputo tener testa con successo persino alla NCO di Raffaele Cutolo.
Alfonso Maria Liguori