False analisi sulle bufale a Caserta: 12 indagati

I medici avrebbero prelevato campioni di sangue dai capi bufalini dei due allevamenti per effettuare in laboratori privati o nei propri uffici analisi "preventive"

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha emesso l’avviso di conclusione indagine per 12 persone, tra cui cinque medici veterinari dell’Asl di Caserta, indagate per truffa, falso ideologico e violazioni penali della normativa concernente i controlli sanitari. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati due allevamenti bufalini del Casertano, il primo a Gioia Sannitica dove sono presenti 2500 capi, l’altro a Vairano Patenora.




In particolare, secondo la Procura guidata da Maria Antonietta Troncone e i carabinieri del Gruppo Forestale di Caserta, i medici avrebbero prelevato campioni di sangue dai capi bufalini dei due allevamenti per effettuare in laboratori privati o nei propri uffici analisi “preventive”, realizzate cioè prima di quelle ufficiali previste dalla profilassi di Stato; lo scopo era accertare se qualche capo fosse affetto da brucellosi al fine di macellarlo in anticipo ed evitare che, in seguito alle analisi dell’Asl, l’allevamento finisse in quarantena.

Una brutta vicenda che vede ancora una volta protagonisti in negativo pubblici funzionari che ricoprono ruoli delicatissimi : a repentaglio la salute dei consumatori. Nella ferma convinzione che ogni individuo sia innocente fino a sentenza definitiva contraria rattrista l’idea di dover narrare episodi del genere che minano la già fragile fiducia della gente nel pubblico.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.