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Proteste e rissa durante il consiglio comunale di Pozzuoli

Proteste e rissa durante il Consiglio comunale di Pozzuoli dopo l’approvazione di una delibera che stanzia 250mila euro a favore di 43 famiglie di sfollati “per amianto” le quali, invece, chiedevano un alloggio definitivo. Le famiglie, dal 1984, abitano nelle vecchie casette del post bradisismo, ormai insicure; la somma stanziata dal Comune avrebbe consentito loro di ottenere solo una sistemazione temporanea. Durante la colluttazione, contenuta a fatica dalle forze dell’ordine, due agenti sono stati trascinati a terra.




Il provvedimento – passato con 14 voti, con la maggioranza del sindaco Figliolia sostenuta da due componenti l’opposizione – è stato duramente contestato anche prima dell’approvazione. Un gruppo di donne, infatti, ha invaso l’emiciclo che ospita consiglieri e assessori, determinando la sospensione del dibattito. Grazie all’intervento delle forze di polizia il confronto è poi ripreso e dopo circa un’ora si è giunti all’approvazione. “E’ una spesa inutile, che non risolve il problema degli sfollati .– ha dichiarato Antonio Caso del Movimento 5 Stelle – Quest’atto viene a tre mesi di distanza dall’ordinanza di sgombero, e lo abbiamo visto per la prima volta cinque giorni fa.




Il sindaco, contrariamente a quanto chiedevano gli inquilini e i sindacati, non ha voluto coinvolgere altri enti come Città metropolitana e Regione per trovare una soluzione diversa al problema degli sfollati. Nonostante l’uscita dall’aula di alcuni consiglieri e l’assenza di numerosi esponenti della maggioranza, il Consiglio ha raggiunto il numero legale grazie al sostegno di due consiglieri di minoranza, Pasquale Giacobbe (Fi) e Sandro Cossiga (liste civiche)”.

Alfonso Maria Liguori



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