Terrorismo, è allarme anche a Napoli: potenziate le misure di sicurezza

Ci eravamo in passato già occupati del delicato tema riportando la segnalazione di alcuni studenti di ingegneria che avevano notato ai margini di Piazzale Tecchio, quartiere Fuorigrotta, ragazzi stranieri fotografare con macchine digitali professionali lo stadio San Paolo e la Mostra D’Oltremare

militari esercito stazione centrale piazza garibaldiCresce l’allarme sul fronte di possibili attacchi terroristici a Napoli : in occasione delle festività pasquali, del 25 aprile e del 1 maggio sono state infatti potenziate le misure di prevenzione generale e di controllo del territorio per la città e l’area metropolitana di Napoli. Misure preventive decise al termine della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto da Prefetto Carmela Pagano con la partecipazione del Comune di Napoli e dei responsabili delle forze dell’ordine, prevedono un’intensificazione dei servizi di vigilanza a tutela degli obiettivi sensibili – porti, aeroporto, stazioni ferroviarie, luoghi di culto, patrimonio artistico e culturale, con particolare attenzione alle zone di forte richiamo turistico.




Ci eravamo in passato già occupati del delicato tema riportando la segnalazione di alcuni studenti di ingegneria che avevano notato ai margini di Piazzale Tecchio, quartiere Fuorigrotta, ragazzi stranieri fotografare con macchine digitali professionali lo stadio San Paolo e la Mostra D’Oltremare. L’atteggiamento particolarmente circospetto aveva insospettito gli aspiranti ingegneri: entrambi i siti potrebbero essere potenzialmente obiettivi idonei per i terroristi.

Tempo addietro un noto comico nostrano , Simone Schettino, aveva evidenziato in uno show come a guardia di uno degli obiettivi sensibili a Napoli quale il consolato americano fossero stati messi pochi allievi della scuola militare Nunziatella supportati da un’unità blindata simile al camper della nota bambola “Barbie”. L’ironia pungente ai pochi militari presenti e male equipaggiati appare più che mai legittima a giudicare dall’incredibile superficialità con la quale si presidiano aree in città ad altissimo rischio .

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.