I militari li hanno notati parlare animatamente con il titolare di una società di trasporto su mezzi pesanti e, intuito cosa stesse accadendo, li hanno bloccati. Avevano, in effetti, appena avanzato l’ennesima richiesta di denaro all’imprenditore e non se ne sarebbero andati a mani vuote.
L’approccio, i gesti e l’insieme di vari altri indizi hanno portato i militari a bloccare i due, arrestandoli. Si è appurato che nei giorni addietro gli emissari si erano presentati diverse volte: l’ultima si è conclusa per loro con la traduzione in carcere a Poggioreale.