“La missione – ha riferito l’avvocato delle famiglie Russo e Cimmino – si è svolta su tre livelli: politico, giudiziario e investigativo. Amendola ha prima incontrato il suo omologo messicano, poi ha avuto contatti con la procura di Guadalajara e con il vice governatore dello stato di Jalisco. Noi – ha detto ancora l’avvocato Falleti – dopo oltre 60 giorni di buio, chiediamo al nostro ministero dell’Interno che si attivi per ottenere l’invio di investigatori italiani sul posto”. La famiglia Russo , sin dall’inizio della vicenda, ha accusato le autorità italiane di non essersi adoperate a sufficienza per riportare a casa Raffaele, Antonio e Vincenzo.
La questione è ovviamente delicata, e i familiari dovrebbero capire che bisogna avere pazienza, anche perché se davvero i tre sono finiti nelle mani del Cartello di Jalisco è necessario procedere con la massima cautela e discrezione. Ma non ci sono solo le responsabilità delle istituzioni e della politica. Francesco Russo aveva denunciato su Facebook lo “sciacallaggio” della trasmissione Rai I Fatti Vostri, condotta da Giancarlo Magalli.
Una troupe del programma si era recata a casa della famiglia per un’intervista. L’inviata però avrebbe proposto ai Russo un “copione” già scritto da 28 pagine vietando la possibilità di criticare l’operato delle istituzioni e dello Stato. Sulla pagina Facebook Liberate i napoletani in Messico , gestita dalla famiglia, Russo aveva pubblicato un video dove attaccava l’inviata che avrebbe voluto fargli “recitare” un’intervista. Una vicenda oltremodo caotica che potrebbe subire colpi di scena da un momento all’altro .
Alfonso Maria Liguori