«La seconda foce del Sarno non si farà». A dichiararlo è il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione che nega sia stato fatto un passo avanti rispetto al primo dei cinque lotti del Grande Progetto Sarno. La delibera al centro delle polemiche sarebbe una ricognizione delle progettazioni a disposizione della questione. Da settembre 2017 la giunta comunale ha lavorato sul quel piano con associazioni del territorio e tecnici qualificati individuando aree per vasche di espansione che, con un’opera di dragaggio, eviteranno la seconda foce, ha spiegato il primo cittadino.
Una contraddizione per il presidente del Comitato Gente del Sarno Orfeo Mazzella. «Ascione è passato da “l’intervento è un’opportunità per Rovigliano” ad un atto di opportunismo politico tipico di chi vuole – solo in zona cesarini – accontentare il proprio elettorato deluso».
«Quando nel 2013 ci opponevamo al progetto per il sindaco il “no” era strumentale, non aveva nulla a che vedere con il rischio di disastro ambientale. Oggi viene chiamato in causa Il Golfo delle Meraviglie, comitato nato pochi mesi fa. Viene sbandierato un progetto, o meglio, un’idea-progetto come il nuovo “patto di ferro” con i cittadini di Rovigliano. Peccato si tratti delle idee che noi proponemmo già nel 2013 e che illustrammo agli ingegneri di Arcadis.
Una chiara operazione di facciata. Noi siamo andati in commissione Ambiente e abbiamo portato la nostra proposta. Volevamo un tavolo istituzionale, ma lo stesso Mario Casillo si è opposto. Perché non istituire un tavolo tecnico presso la Regione Campania che coinvolga tutti gli attori del bacino idrografico del Fiume Sarno? Comitati, associazioni, cittadini, sindaci.
Che oggi Ascione voglia fare il possibile per mettere una “toppa al buco” delle sue dichiarazioni fatte in passato e rinsaldare il rapporto con i roviglianesi è legittimo ma – conclude Mazzella – non venda per oro ciò che non luccica neanche di stagnola. Piuttosto parli con la Gori che deve andare avanti con le reti fognarie e chieda all’ente regionale un tavolo tecnico permanente sull’inquinamento del Fiume Sarno e sugli allagamenti. Il problema va risolto con una logica di sistema come stiamo cercando di fare noi cittadini e Comitati che ci siamo riuniti nella Rete a Difesa del Sarno.»
Roberta Miele