Partirà a breve la stagione degli abbattimenti a Castellammare di Stabia. La Procura di Torre Annunziata ha chiesto al Comune di demolire tutte le abitazioni che sono state definite abusive dopo un regolare processo. Il Commissario Prefettizio Gaetano Cupello ha già stanziato 300mila euro per procedere con gli abbattimenti ma verosimilmente serviranno ulteriori fondi. Il motivo? Sono 18 le case a rischio tra Varano, Privati e Madonna della Libera e la cifra stanziata non basta per coprire il tutto. Le prime operazioni dovrebbero essere garantite nella fine del 2018 e dovrebbero continuare fino al 2020.
La svolta dopo anni di rinvii
Dopo anni in cui le diverse amministrazioni politiche hanno sempre preferito evitare il problema, ora la Procura ha deciso di procedere con gli abbattimenti. Il Comune di Castellammare dovrà prendere atto di quanto successo e organizzarsi nei prossimi mesi. Le case a rischio sono quelle comprese all’interno dei vincoli paesaggistici o nei punti in cui è forte il rischio idrogeologico (Privati e Madonna della Libera). Altre villette rischiano in concomitanza degli Scavi di Stabia dove invece è in vigore il vincolo archeologico (Varano).
In tutto sarebbero 18 le costruzioni a rischio. Ma il Comune prova a mantenere il segreto: non si conoscono gli indirizzi e neanche i proprietari degli stabili. Probabilmente, i primi abbattimenti saranno garantiti con l’arrivo della nuova amministrazione che si insedierà il prossimo 10 giugno dopo la caduta di Antonio Pannullo. Il Commissario Cupello nelle prossime settimane proverà a ricavare ulteriori fondi per rispettare la volontà della Procura e procedere con le operazioni. Si preannunciano mesi caldi da questo punto di vista: i residenti e alcuni comitati della zona sono pronti a manifestare il proprio dissenso.