Tra i principi cardine che animano la squadra di Di Marzo c’è il concetto della legalità da portare avanti da parte dello staff ma anche della futura amministrazione così ha dichiarato il candidato. “L’apparire deve essere tramutato in fare attraverso l’impegno fisico e morale”.
All’incontro di presentazione alla stampa erano presenti diversi componenti di Area Comune e sono stati toccate diverse delle tematiche storiche che assillano il comune di Volla. Tra i punti politici trattati l’attuale situazione politica interna: “Area Comune è un contenitore politico-culturale con dei principi fondanti ben chiari e condivisi. Questo soggetto politico ha individuato un candidato sindaco e continuerà a confrontarsi con le forze presenti sul territorio – ha affermato Luciano Manfellotti, tra i fondatori di Area Comune – il compito della volta scorsa è stato chiuso per lasciare spazio a nuovi progetti. Il comitato politico creato non esiste più, ne sarà creato uno nuovo composto dai diversi gruppi che affiancheranno il sindaco”.
Appare, invece, poco chiaro il futuro per quanto riguarda ipotetici candidati: “Area Comune – continua Manfellotti – era animata da vari esponenti, oggi chi non si rivede nella candidatura Di Marzo ha preso liberamente altre strade e può altrettanto liberamente appoggiare altri candidati alla poltrona di sindaco. Questo progetto, è nato come aggregatore dove potersi incontrare, al di fuori delle logiche dei partiti con dei principi e dei valori protesi verso il bene della città. Il suo ruolo ormai si è concluso con la candidatura di Pasquale Di Marzo”.
Intervento rilevante, quello di Angelo Guadagno, già sindaco, espressione di sinistra, della cittadina vesuviana e figura nuova in quella che inizialmente partiva come un’aggregazione di moderati di centro: “Siamo una formazione di persone di buona volontà e di buon senso” commenta l’ex sindaco Guadagno. “In un momento storico simile, abbiamo deciso di mettere da parte le bandiere di appartenenza per ragionare sui programmi e per l’interesse della città. Questo è stato il motivo per cui non c’è stata alcuna difficoltà di dialogo. Bisogna avere il coraggio di fare un patto con la città, indipendentemente dall’appartenere politico per portare avanti progetti per la stessa. Io ci sono e i miei amici anche”.
Maria Rita Borruto