Due tronconi, la creazioni di parti di navi militari o da crociere e in più anche la possibilità, in futuro, di poter ricevere commesse da completare direttamente nell’indotto di Castellammare. Sono questi i punti fondamentali dell’accordo firmato questo pomeriggio tra la Regione Campania e Fincantieri per il futuro del cantiere stabiese. Dopo mesi di trattative, la fumata bianca è arrivata nella giornata odierna e che salva dalla crisi lo storico impianto di Castellammare.
Al momento, gli operai stanno provvedendo alla realizzazione di un altro troncone (dopo quello varato nel mese di febbraio). Al termine di questa commessa, il lavoro non mancherà visto gli altri compiti che i vertici di Fincantieri hanno deciso di indirizzare verso Castellammare. Come ripetuto più volte dagli operai e dai sindacati, il ruolo della Regione Campania è fondamentale per salvaguardare l’occupazione del cantiere. E dopo mesi di proteste e scioperi, finalmente De Luca ha raggiunto un accordo per garantire un futuro all’indotto stabiese.
I dettagli dell’accordo
Con l’intesa firmata questo pomeriggio, Fincantieri protegge la missione polifunzionale del sito che può essere improntato sia alla realizzazione di traghetti ma anche alla costruzioni di navi militari e da crociera. In futuro, i vertici dell’azienda hanno ipotizzato anche la possibilità di creare un’accademia. L’obiettivo è quello di avvicinare al lavoro i giovani operai.
Si attende, tuttavia, la risposta dei sindacati in merito agli accordi di questo pomeriggio. Da anni chiedono un intervento risolutore dalla Regione ma soprattutto maggiore autonomia per Castellammare. “No ai traghetti, vogliamo vere commesse” è stato il motto che ha accompagnato le ultime proteste delle tute blu. Ma non si esclude che dopo il vertice di quest’oggi possa arrivare un riscontro positiva anche dai sindacati.