L’ipotesi racket prende vita considerato anche il periodo dell’anno. Infatti, a cavallo di Pasqua, i clan impongono agli imprenditori la prima rata per la “protezione” e per le “famiglie dei carcerati”, spesso molto salata. Probabilmente, il titolare della concessionaria di Gragnano si sarà rifiutato di pagare ed è stato colpito direttamente nella sua azienda. Ovviamente sono teorie tutte da confermare considerato anche che le indagini sono allo stato preliminare. Resta la paura, però, per molte famiglie che sono state svegliate nella notte dalla puzza di bruciato a causa delle vaste proporzioni dell’incendio.
Il rogo è durato qualche ora e solo grazie al tempestivo arrivo delle forze dell’ordine si sono evitati danni peggiori. Dopo i primi rilievi del caso, sia i carabinieri che i vigili del fuoco hanno scoperto tracce di benzina che testimoniano la natura dolosa dell’incendio. Si tenta di identificare i responsabili anche grazie al sistema di videosorveglianza attivo tra Castellammare e Gragnano.