Napoli, spari nella notte: raid armato o festeggiamenti per la scarcerazione di un boss

In via Sorrento le volanti hanno trovato 5 bossoli calibro 9X21. Gli agenti hanno controllato l'area

Raid armato o festeggiamenti per la scarcerazione di un boss locale: queste le ipotesi sui colpi di pistola esplosi la scorsa notte nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli. La segnalazione alla centrale operativa della Questura è giunta intorno alle 1,30. In via Sorrento le volanti hanno trovato 5 bossoli calibro 9X21. Gli agenti hanno controllato l’area: non sono stati rilevati danni e neppure si è registrato l’ingresso di feriti per colpi d’arma da fuoco negli ospedali partenopei.




Sono in corso indagini da parte della Polizia di Stato. Gli inquirenti starebbero visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in zona per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e risalire all’identità dei responsabili. Una zona notoriamente sotto il controllo del clan Mazzarella, in conflitto con i Rinaldi per il controllo degli affari illeciti sul territorio e con baby gang del centro storico di Napoli che tenterebbero in tutti i modi di conquistare spazi nella zona Mercato dove svolgere le proprie attività illecite, con particolare riferimento al racket e allo spaccio di stupefacenti.




Scontri tra gang combattute a suon di stese e agguati con i residenti terrorizzati dall’idea di trovarsi, come già successo, al posto sbagliato nel momento sbagliato. Le forze dell’ordine monitorizzano ininterrottamente i luoghi al fine di prevenire o reprimere sul nascere atti intimidatori o agguati . Venti di guerra in casa camorra spirerebbero nella periferia orientale di Napoli: potremmo essere alla vigilia dell’ennesima mattanza di camorra combattuta questa volta da affiliati poco più che adolescenti, spesso già cocainomani consumati, dal modus operandi oltremodo violento e capaci di colpire chiunque sia vicino ai rivali senza alcuno scrupolo, si trattasse pure di donne, bambini o diversamente abili.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.