Raid armato o festeggiamenti per la scarcerazione di un boss locale: queste le ipotesi sui colpi di pistola esplosi la scorsa notte nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli. La segnalazione alla centrale operativa della Questura è giunta intorno alle 1,30. In via Sorrento le volanti hanno trovato 5 bossoli calibro 9X21. Gli agenti hanno controllato l’area: non sono stati rilevati danni e neppure si è registrato l’ingresso di feriti per colpi d’arma da fuoco negli ospedali partenopei.
Sono in corso indagini da parte della Polizia di Stato. Gli inquirenti starebbero visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in zona per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e risalire all’identità dei responsabili. Una zona notoriamente sotto il controllo del clan Mazzarella, in conflitto con i Rinaldi per il controllo degli affari illeciti sul territorio e con baby gang del centro storico di Napoli che tenterebbero in tutti i modi di conquistare spazi nella zona Mercato dove svolgere le proprie attività illecite, con particolare riferimento al racket e allo spaccio di stupefacenti.
Scontri tra gang combattute a suon di stese e agguati con i residenti terrorizzati dall’idea di trovarsi, come già successo, al posto sbagliato nel momento sbagliato. Le forze dell’ordine monitorizzano ininterrottamente i luoghi al fine di prevenire o reprimere sul nascere atti intimidatori o agguati . Venti di guerra in casa camorra spirerebbero nella periferia orientale di Napoli: potremmo essere alla vigilia dell’ennesima mattanza di camorra combattuta questa volta da affiliati poco più che adolescenti, spesso già cocainomani consumati, dal modus operandi oltremodo violento e capaci di colpire chiunque sia vicino ai rivali senza alcuno scrupolo, si trattasse pure di donne, bambini o diversamente abili.
Alfonso Maria Liguori