A scoprirla è stato il genero della 90enne che si è recato a farle visita: lui stesso l’ha bloccata per poi chiamare i carabinieri che in pochi minuti l’hanno arrestata in flagranza per tentata truffa. Piccini è ora ai domiciliari: sequestrate foto, volantini, dépliant e circa 20 euro ritenuti provento dell’attività truffaldina. Pugno duro delle forze dell’ordine nei confronti di chi non esita a speculare su drammi umani pur di trarne il proprio meschino tornaconto.
Gente senza onore che va perseguita con la massima fermezza: in tal senso gli inquirenti invitano i cittadini a denunciare prontamente alle autorità casi analoghi a quello sopracitato in modo da assicurare alla giustizia individui indegni di fare parte di una società civile.
Alfonso Maria Liguori