Antonio Pascuzzo ucciso per questioni di droga: confessa 18enne di Buonabitacolo

Il 18enne deve rispondere di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà, e di rapina aggravata. Un delitto avvenuto per questioni di droga

Antonio Pascuzzo ucciso per questioni di droga: confessa 18enne di Buonabitacolo. Ha 18 anni, è di Buonabitacolo e fa l’apprendista macellaio il presunto assassino di Antonio Alexander Pascuzzo, il 19enne, scomparso alcuni giorni fa. Il corpo di Pascuzzo è stato trovato nella giornata di ieri, nel piccolo centro del Salernitano. Il 18enne deve rispondere di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà, e di rapina aggravata. Un delitto avvenuto per questioni di droga.




Il giovane ha confessato la notte scorsa al termine di un lungo interrogatorio svoltosi nella caserma carabinieri di Sala Consilina. Pascuzzo è stato ucciso con sette coltellate alla zona toracica e dorsale. Poi il cadavere è stato trascinato per una cinquantina di metri ed è stato nascosto tra la vegetazione lungo l’alveo del torrente Peglio. L’omicidio si è consumato nell’area della piscina comunale di Buonabitacolo. La dinamica dell’omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, del quale non si avevano notizie dalla tarda serata di venerdì 6 aprile, quando il giovane uscì di casa in sella alla propria bicicletta, per gli investigatori ora è chiara.




Da quel momento di lui nessuna notizia sino al ritrovamento, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri. Alla base del folle gesto, hanno ricostruito gli inquirenti, il tentativo da parte del 18enne di impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana, posseduto da Antonio Alexander Pascuzzo.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.